Ibisco palustre, il cugino americano

È risaputo che in America tutto è sempre più grande. Gli edifici, le automobili, il vostro drink al fast-food... La stessa regola vale per le piante. L'ibisco palustre (Hibiscus moscheutos) è originario delle zone umide del Texas e della Louisiana. Sebbene assomigli ai suoi cugini della famiglia delle Malvaceae, hibiscus syriacus e ibisco rosa-sinensis, i suoi fiori sono molto più grandi.

L'Hibiscus moscheutos è una perenne legnosa con portamento cespuglioso. Nel suo habitat naturale, raggiunge un'altezza di cinque metri. Nei nostri giardini supera raramente i due metri.

In primavera, dal ceppo spuntano fusti erbacei. Questi sostengono il fogliame deciduo. Le lamine fogliari, di colore verde scuro o nero, sono lunghe 25 centimetri. Sono ovali, glabre sul lato superiore e pelose sul lato inferiore.

I fiori a forma di tromba sbocciano in estate. Hanno solo cinque petali. Ma sono larghi quasi 25 centimetri. I fiori dell'ibisco botanico sono bianchi o rosa con il centro marrone o fucsia. Come altri ibiscus, la specie standard ha dato origine a numerose cultivar e ibridi. È possibile coltivare un Hibiscus moscheutos con fiori immacolati, rossi, gialli o bicolori.

Dopo la fioritura, in autunno, compaiono i frutti. Queste capsule semiaperte contengono i semi pelosi che daranno origine a nuovi arbusti.

I fiori e le foglie dell'ibisco palustre non sono tossici. La pianta non rappresenta un pericolo per gli animali o per l'uomo. Essendo una pianta mellifera, è molto apprezzata dagli insetti bottinatori e dalle farfalle.