Adenium swazicum, la più rara delle rose del deserto

Avete voglia di fare una buona azione? Coltivate un Adenium swazicum! Nella sua terra d'origine, il Mozambico, questa varietà di pianta della famiglia delle Apocynaceae è a rischio di estinzione ed è oggetto di un programma di conservazione.

L'Adenium swazicum è un arbusto semisucculento con portamento eretto e fogliame deciduo. Nel suo habitat naturale, può raggiungere un'altezza di due metri e una diffusione di 75 centimetri.

Il tronco è ricoperto da una corteccia grigia o marrone e coronato da rami corti e spessi. La sua base morbida e rigonfia funge da serbatoio d'acqua.

Le foglie, prive di picciolo o solo leggermente picciolate, crescono a spirale all'estremità dei rami. Obovate, misurano fino a tredici centimetri di lunghezza e tre di larghezza. La superficie superiore è di un verde brillante e lucente, con venature verde chiaro. La parte inferiore è verde più chiaro e leggermente pubescente.

Questa rosa del deserto fiorisce a partire dal secondo anno. I fiori sbocciano in cime all'estremità dei rami, spesso prima delle foglie. Sono costituiti da cinque petali aperti, fusi insieme a formare un tubo nel cuore del fiore. Il loro colore varia dal rosa antico, quasi malva, al rosso più intenso. Il cuore è sempre più scuro.

I frutti dell'Adenium swazicum sono capsule unite a coppie. Contengono i semi che permettono alla pianta di moltiplicarsi.

Come adenium obesum, l'Adenium swazicum è tossico se ingerito. È bene tenerlo fuori dalla portata dei bambini piccoli e degli animali domestici. La linfa delle rose del deserto contiene alcaloidi, una sostanza che provoca disturbi digestivi, nervosi e cardiaci. Può anche essere irritante al contatto. Ricordate di indossare i guanti quando maneggiate la pianta!