Dracaena cinnabari, un albero raro e leggendario

Socotra, un'isola del Mar Arabico, nel Golfo di Aden, ospita più di 800 specie, alcune delle quali non esistono altrove. Tra queste c'è la Dracæna cinnabari o mosca drago di Socotra. La sua crescita lenta, la riduzione del territorio e l'avidità delle capre ne fanno una specie vulnerabile.

Nei primi anni di vita, la dracena di Socotra presenta steli triangolari di colore verde brillante. Come l pianta del drago Draco, cresce a forma di ombrello o parasole, ma produce nuovi rami solo ogni 10-15 anni. Alcuni alberi, vecchi di diverse centinaia di anni, raggiungono un'altezza di 12 metri.

Il tronco dicotomico è sormontato da una rete di rami che sostengono la corona verde. All'estremità dei rami più giovani, rivolti verso il cielo, si trovano le foglie di colore verde scuro. Come le palme, sono disposte a rosetta. Misurano fino a 60 centimetri di lunghezza e appena 3 di larghezza.

A marzo, all'estremità dei rami compaiono grappoli di fiori bianchi o verdi. La fioritura avviene solo su esemplari di almeno 15 anni.

Sebbene l'albero del drago di Socotra produca piccole bacche arancioni, è noto soprattutto per la sua linfa. Questa resina rossa gli è valsa il soprannome di "albero sanguinante" o "albero del sangue di drago". La leggenda narra che dopo che Ercole uccise Ladone, il drago dalle 100 teste, il sangue della mitica creatura fuoriuscì. Questo ha dato origine alle diverse specie di alberi del drago. Raccolta una volta all'anno, la linfa viene utilizzata per le sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, ma anche come colorante per la verniciatura dei violini, ad esempio.